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PULIZIA, SANIFICAZIONE E DISINFEZIONE NELLE STRUTTURE SCOLASTICHE - I NECESSARI CHIARIMENTI ALLA VIGILIA DELLA RIAPERTURA DELLE SCUOLE
COVID-19
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, salute
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Alla vigilia della riapertura delle scuole, in un Paese in cui ogni anno la gestione e manutenzione degli edifici dedicati diviene sempre più complessa (in Italia circa 55.000 scuole sono ubicate in edifici con un’età media di 50 anni) e in questo periodo di pandemia da COVID-19, è di vitale importanza gestire in modo corretto le operazioni di pulizia, disinfezione e sanificazione, ossia gli interventi primari di prevenzione della diffusione di malattie e infezioni.
A riportare in questi termini l’importanza di tali interventi di prevenzione, ancor più rilevanti in questa fase delicata, è un documento Inail dal titolo “ Gestione delle operazioni di pulizia, disinfezione e sanificazione nelle strutture scolastiche. Istruzioni per l’uso”.
Il documento nasce per supportare i dirigenti scolastici: ogni scelta effettuata dal datore di lavoro deve essere “frutto di un’attenta valutazione dei rischi, che tenga conto dei molteplici fattori che influiscono sulle modalità e sulla frequenza di attuazione di ogni singola azione di pulizia, sanificazione e disinfezione” delle strutture scolastiche.
La pubblicazione ricorda innanzitutto le importanti differenze tra le operazioni di pulizia, disinfezione, disinfestazione, derattizzazione e sanificazione, riportando quanto specificato nel DM 7 luglio 1997, n. 274 recante “Regolamento di attuazione degli articoli 1 e 4 della L. 25 gennaio 1994, n. 82, per la disciplina delle attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione”:
- Pulizia: “sono attività di pulizia quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni atti a rimuovere polveri, materiale non desiderato o sporcizia da superfici, oggetti, ambienti confinati e aree di pertinenza”;
- Disinfezione: “sono attività di disinfezione quelle che riguardano il complesso dei procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti confinati e aree di pertinenza mediante la distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni;
- Disinfestazione: “sono attività di disinfestazione quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni atti a distruggere piccoli animali, in particolare artropodi, sia perché parassiti, vettori o riserve di agenti infettivi sia perché molesti e specie vegetali non desiderate. La disinfestazione può essere integrale se rivolta a tutte le specie infestanti ovvero mirata se rivolta a singola specie;
- Derattizzazione: “sono attività di derattizzazione quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni di disinfestazione atti a determinare o la distruzione completa oppure la riduzione del numero della popolazione dei ratti o dei topi al di sotto di una certa soglia”;
- Sanificazione: “sono attività di sanificazione quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante l'attività di pulizia e/o di disinfezione e/o di disinfestazione ovvero mediante il controllo e il miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda la temperatura, l'umidità e la ventilazione ovvero per quanto riguarda l'illuminazione e il rumore”.
Queste azioni, messe in essere in un ambiente scolastico, tendono a concorrere ad una salubrità degli ambienti che portano ad una migliore qualità della vita degli studenti, dei lavoratori e dei frequentatori diminuendo la probabilità di diffusioni di microrganismi portatori di infezioni.
Nel documento vengono fatte precisazioni molto utili, come ad esempio il fatto che la pulizia delle superfici e degli ambienti è l’azione preliminare da effettuare ed è indispensabile per una eventuale successiva disinfezione (infatti la disinfezione non risulterebbe efficace operando su superfici sporche).
Le operazioni di pulizia possono, inoltre, essere diversificate e rientrare nelle categorie delle:
Pulizie ordinarie: comprendono attività di pulizia di carattere continuativo e programmato, solitamente con frequenza giornaliera;
Pulizie periodiche: comprendo attività di pulizia più profonda a periodicità più lunga da svolgersi con frequenze prestabilite;
Pulizie straordinarie: comprendono interventi imprevedibili richiesti per esigenze occasionali o emergenziali; dopo un’adeguata valutazione dei rischi, la programmazione deve essere rivista, anche in base alla destinazione d’uso dell’ambiente stesso e dei flussi di persone”.
Si ricorda che tali operazioni dovrebbero essere condotte “possibilmente negli orari, nei periodi e nei luoghi in cui non sono presenti persone in modo da non creare interferenze o rischi rispetto alla normale attività scolastica”.
Viene poi affrontato il tema della formazione: il documento ricorda che essa è di fondamentale importanza sia per la gestione della sicurezza in ambito lavorativo/aziendale, sia per quella del processo di pulizia e sanificazione dell’ambiente scolastico e che essa dovrebbe riguardare tutto il personale.
Nel documento si indica che la direzione scolastica, annualmente, deve redigere un Piano di Formazione comprendente:
- Il resoconto di tutte le attività formative e informative svolte nell’anno precedente;
- La valutazione del fabbisogno formativo;
- L’individuazione di obiettivi a lungo, medio e breve termine di apprendimento e di risultato relativi alla formazione del personale;
- L’individuazione delle metodologie formative coerenti con gli obiettivi enunciati;
- Il programma di formazione del personale;
- Il calendario, sedi ed elenchi dei partecipanti ai corsi di formazione;
- Il piano di valutazione dell’efficacia delle azioni formative programmate;
- I criteri di scelta delle priorità formative (argomenti essenziali alla corretta esecuzione delle specificità del servizio)”.
Si ricorda poi quali nozioni dovrebbe comprendere il programma dei corsi di formazione, ossia:
- Procedure di pulizia e disinfezione;
- Prodotti utilizzati e relative schede dati di sicurezza;
- Utilizzo di attrezzature di lavoro;
- Igiene personale;
- Lavaggio delle mani;
- Adozione di misure atte a prevenire la trasmissione delle infezioni;
- Corretto utilizzo dei dispositivi in dotazione;
- Abbigliamento del personale;
- Smaltimento dei rifiuti”.
Un’altra questione affrontata nel documento è l’importanza di coinvolgere anche l’utenza scolastica (personale scolastico, docenti, studenti, ecc. . ..) perché comprenda l’importanza delle operazioni sopra elencate e per far sì che gli individui possano, di conseguenza, contribuire nel loro piccolo.
Riguardo ai compiti si sottolinea come in tutte le procedure, “anche in quelle di sicurezza, la piena implementazione si verifica nel momento in cui ogni lavoratore si sente coinvolto nella tematica e parte integrante dell’organizzazione anche attraverso semplici gesti quotidiani che incidono sulla realizzazione del processo di pulizia, disinfezione e sanificazione a vantaggio di tutti”.
Risulta importante, dunque, svolgere un’attività di informazione e di formazione rivolta al personale coinvolto, ma anche agli utenti, e finalizzata a:
- Comprendere l’importanza della prevenzione delle malattie mediante l’igiene della persona e degli ambienti in cui viviamo;
- Utilizzo in modo responsabile detergenti e disinfettanti, evitandone l’uso indiscriminato che potrebbe risultare pericoloso e inefficace;
- Il rispetto della “res-publica” in termini di conservazione degli arredi, del materiale, ma anche nel rispetto delle regole primarie di educazione nell’utilizzo dei servizi igienici, dei dispositivi di distribuzione del materiale (sapone, salviette, carta), nel rispetto dell’ambiente differenziando i rifiuti”.
Riguardo ai compiti e responsabilità si indica che ad ogni attività “deve corrispondere un responsabile (R), cioè il soggetto che in virtù di disposizioni legislative o in quanto incaricato dal Datore di lavoro, e dotato di adeguata capacità e autorità all’interno dell’organizzazione e a cui è affidato in tutto o in parte il compito, indipendentemente da ulteriori responsabilità aziendali, di coordinare l’attività e verificare che sia eseguita in conformità ai testi di riferimento (procedure, istruzioni operative, linee guida)”
Il responsabile dell’attività si avvale poi “della consulenza del collaboratore (C) (Datore di lavoro ditta esterna, Servizio di Prevenzione e Protezione, eccetera) al fine di delineare necessità, tempistiche, vincoli, limiti, nonché gli obiettivi dell’attività svolta. Solo una verifica sistematica o un esame a campione permette di determinare se le attività e i relativi risultati sono conformi alle disposizioni pianificate e se queste disposizioni sono state attuate efficacemente”
Si segnala poi inoltre che esistono delle figure “che devono essere informate (I) delle attività previste in quanto queste ultime potrebbero influenzare o essere influenzate dall’attività del soggetto informato”.
Si riporta in allegato il documento completo per una lettura integrale e per altre informazioni riguardanti dispositivi di protezione individuale, tecniche di pulizia, detersivi, detergenti, disinfettanti, ecc. . ..
A cura di: Dott.ssa Elena RICHERI