In Evidenza
La foto del mese
Cosa intendi per "struttura non autoprotetta"?
La frase del mese
Ho provato. Ho fallito. Non importa. Riproverò. Fallirò ancora. Fallirò meglio.
I nostri Corsi
Organizziamo corsi in aula e online per la tua azienda. I corsi E-learning sono fruibili da qualsiasi dispositivo...
IL QUIZ DEL MESE: DI AMBIENTE COSA NE SAI?
Il Mondo Ecolav
Manualistica
Vedi Manuali disponibili
Cerca con i Tags
ARPA BAT CIT COVID-19 CPI GSE INPS ISPRA MOG OT23 RAEE RSPP acqua acustica agenti biologici agenti cancerogeni agenti chimici agenti fisici agricoltura aia albo gestori ambientali ambiente amianto aria atex atmosfere esplosive attrezzature di lavoro aua audit bonifiche burn out cantieri cem certificazioni iso circolare clima clp codici cer comunicazione controlli ctd danno ambientale datore di lavoro dpi due diligence ecologia economia edilizia emergenze emissioni energia ergonomia età f-gas finanziamenti formazione fotovoltaico gas effetto serra imballaggi impianti inail incidente rilevante infortunio inquinamento interpelli lavori in quota lavoro agile lavoro notturno legionella linee guida luoghi di lavoro macchine malattia malattia professionale manuale manutenzione marcatura ce medico competente microclima mmc modulistica mud normativa norme tecniche prevenzione prevenzione incendi primo soccorso privacy procedura provincia qualità radiazioni ionizzanti reach registro infortuni responsabilità rifiuti rischio incendio rls roa rumore salute segnaletica sentenza sicurezza sistemi di gestione sistri smartworking sorveglianza sanitaria sostanze pericolose spazi confinati stress terre e rocce da scavo trasporti valutazione dei rischi vas vdt verifiche periodiche via vibrazioni vigili del fuoco
Area Riservata
INSULA 2, PUBBLICATI ONLINE I RISULTATI DELL’INDAGINE NAZIONALE DELL’INAIL SU SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Fornire un contributo efficace per progettare nuove politiche per la salute e la sicurezza sul lavoro, anche in relazione ai cambiamenti socio-economici, e promuovere il benessere dei lavoratori. È questo l’obiettivo di Insula 2, la seconda indagine nazionale realizzata dal Dipartimento di medicina epidemiologia igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’Inail durante il 2019, che segue e sviluppa la prima svolta nel 2014. I risultati della survey, utilizzati come base informativa nelle varie fasi della pandemia da Covid-19, sono stati presentati durante un webinar al quale hanno partecipato il presidente e il direttore generale dell’Istituto, Franco Bettoni e Giuseppe Lucibello, Teresa Armato, presidente della Commissione ricerca del consiglio di amministrazione e Giovanni Luciano, presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza.
La percezione dei rischi da parte dei lavoratori e il contributo dell’Inail al Cts
Grazie al coinvolgimento di un campione rappresentativo della forza lavoro composto da 8000 lavoratori e 1000 datori di lavoro, l’indagine Insula 2 ha delineato un quadro della qualità̀ delle condizioni di lavoro in Italia in base alla rilevazione della percezione dei rischi per la salute e la sicurezza presenti in azienda e della consapevolezza rispetto al sistema di tutela previsto dal d.lgs. 81 del 2008.
In questa edizione sono stati approfonditi i temi legati all’innovazione tecnologica e alle nuove modalità di lavoro, con un focus su salute e stili di vita. I dati della ricerca, conclusa subito prima dell’inizio della pandemia da Covid-19, hanno fornito un contributo per la stima del rischio di contagio nell’ambito delle attività che l’Inail ha intrapreso a supporto del Comitato tecnico scientifico (Cts), per la gestione dell’emergenza epidemiologica in Italia.
Preoccupano di più il rischio stress lavoro-correlato e gli altri rischi psicosociali
Se la maggior parte dei lavoratori interpellati percepisce poco o per niente la presenza di rischi per la salute e la sicurezza, le differenze si riscontrano tra i vari settori. In particolare, nel settore della sanità ci si sente più esposti a rischi e si ha più paura di ammalarsi, mentre nei settori delle costruzioni e dei trasporti cresce la paura di infortunarsi. Il rischio stress lavoro-correlato e altri rischi psicosociali risultano quelli a cui i lavoratori si sentono maggiormente esposti, seguiti dal rischio biomeccanico ed ergonomico, dal rischio da lavoro al videoterminale e dai rischi fisici. Tra i fattori psicosociali maggiormente percepiti come rischi relativi all’attività lavorativa sono emersi, in particolare, la bassa autonomia decisionale, gli sforzi richiesti, la mancanza di supporto da parte di capi o colleghi e gli scarsi riconoscimenti per il proprio lavoro.
Lo smart working prima della pandemia e l’aggiornamento tecnologico
Secondo i dati dell’indagine, meno dell’11% degli intervistati ha dichiarato che nella propria azienda è stato attivato lo smart working, mentre il 70% dei lavoratori che ne hanno usufruito, dichiara di essere completamente e abbastanza d’accordo sul fatto che abbia migliorato il bilanciamento tra la vita lavorativa e la vita privata. In generale, sono le donne le più favorevoli all’introduzione dello smart working. Nel frattempo, i cambiamenti introdotti dagli aggiornamenti tecnologici hanno riguardato principalmente i processi lavorativi e le modalità di interazione e collaborazione tra i colleghi. Riguardo al grado di accettazione della tecnologia, circa il 57% del campione è per niente o poco d’accordo sul fatto che in futuro la propria mansione lavorativa possa diventare obsoleta a causa delle innovazioni tecnologiche, mentre, circa il 65% ritiene che la tecnologia sia molto o completamente utile per lo svolgimento dell’attività lavorativa.
Le analisi a supporto della gestione dell’emergenza sanitaria
In base ai risultati dell’approfondimento dedicato all’indicatore di percezione del rischio biologico, sono i lavoratori appartenenti al settore della sanità a dichiarare un’esposizione maggiore, seguiti da quelli appartenenti ai settori dell’istruzione, dell’amministrazione pubblica e della difesa sociale obbligatoria. Le analisi svolte hanno preso in esame anche i dati relativi alle modalità utilizzate dai lavoratori per andare e tornare dal lavoro: il 15,6% utilizza un mezzo pubblico collettivo (autobus, tram, metro o treno) almeno per una parte del tragitto casa-lavoro, mentre il 77,2% degli intervistati utilizza il mezzo privato e il 17,8% sceglie di andare a piedi o in bicicletta. Non supera il 2% la quota di soggetti che utilizzano la navetta aziendale. Una trattazione a parte, infine, è stata riservata alle abitudini alimentari dei lavoratori, soprattutto per i settori delle attività manifatturiere e delle costruzioni.
Bettoni: “L’ascolto delle voci dei lavoratori è la chiave di lettura vincente”
“Ritengo che progetti come questo siano di estrema importanza, perché offrono la possibilità di esplorare e approfondire l’evoluzione nel tempo di molteplici aspetti, attraverso le esperienze di chi vive determinate problematiche sul campo tutti i giorni, attraverso un monitoraggio diretto e non astratto”. Queste le parole del presidente dell’Inail, Franco Bettoni. “Un’azione incentrata sull’ascolto delle voci delle figure della prevenzione, a partire dai lavoratori, credo rappresenti una chiave di lettura vincente. Comprendere e interpretare le impressioni, le esigenze e i reali bisogni di tutti i soggetti che vivono quotidianamente la gestione dei rischi lavorativi, è indispensabile per individuare politiche, buone prassi e modalità di sostegno in grado di incidere concretamente sui livelli di sicurezza. I risultati dell’indagine – ha sottolineato – vanno ad arricchire ulteriormente le esperienze nazionali sviluppate in tale contesto, con il fine di garantire maggiore tutela ai lavoratori e maggiore sostegno alle aziende”.
Luciano: “Con Insula centrato l’obiettivo di una prevenzione consapevole ed efficace”
“In questa sesta consiliatura – ha aggiunto il presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza, Giovanni Luciano – a partire dalle linee di mandato e poi in tutti i documenti di indirizzo e in tutte le relazioni programmatiche, il Civ ha chiesto come obiettivo strategico per l’Istituto di incentivare una prevenzione consapevole ed efficace. Consapevolezza ed efficacia che indagini come questa aiutano sicuramente a perseguire – ha concluso – perché danno l’esatta dimensione della situazione, intervistando tutte le figure della prevenzione e mettendo al centro concetti come la percezione del rischio, che è l’architrave di tutte le politiche per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Lucibello: “Un importante strumento permanente di rilevazione”
“Insula 2 adesso è un importante strumento permanente di rilevazione”, ha aggiunto il direttore generale, Giuseppe Lucibello. “Lo abbiamo potuto già testare durante la prima fase dell’epidemia, quando lo abbiamo utilizzato per i documenti Inail che sono stati alla base della definizione dei protocolli di sicurezza, delle indicazioni e delle raccomandazioni per le ripartenze dei singoli settori produttivi. Insula – ha spiegato – è uno strumento che si sta facendo conoscere, grazie al lavoro della componente ricerca dell’Istituto, in grado di accogliere le istanze conoscitive che vengono dal sistema statistico attuariale e da quello assicurativo, per presentare un’indagine completa che si può arricchire con i mille stimoli che arrivano da un mondo del lavoro in evoluzione”.
Armato: “Un contributo alla diffusione di una reale cultura della sicurezza sul lavoro”
“Attraverso l’attività di ricerca che l’Inail porta avanti con grande impegno – ha sottolineato Teresa Armato, membro del Cda – possiamo fattivamente contribuire alla diffusione di una reale cultura della sicurezza sul lavoro. Comprendere come i principali attori del sistema vivono le trasformazioni nell’organizzazione del mondo lavoro - il lavoro agile, l’innovazione tecnologia, i rischi psicosociali, la tutela dei lavoratori fragili, il bilanciamento vita privata e vita lavorativa - è un ottimo modo per intraprendere strategie di prevenzione efficaci e mirate, partendo dalla valutazione dei rischi, dalle infrastrutture e attrezzature di lavoro, dai sistemi di tutela e di benessere dei lavoratori, alla formazione e informazione”.
Per ulteriori approfondimenti, si riporta in allegato il documento completo.
A cura di: Dott.ssa Elena RICHERI
ALLEGATI
Allegato: Insula 2