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Area Riservata
GESTIONE DELLA VALUTAZIONE APPROFONDITA NELL'ANALISI DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO: GLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE
inail
, salute
, stress
, valutazione dei rischi
Benché l’obbligatorietà della fase di valutazione approfondita del rischio Stress Lavoro-Correlato scatti solamente qualora l’esito della analisi preliminare abbia rilevato la presenza di tale rischio e gli interventi correttivi attuati non abbiano ottenuto l’effetto di desiderato, è giusto fare chiarezza sugli strumenti che è possibile adottare in questo secondo step di valutazione.
Per approfondire il tema degli strumenti torniamo a sfogliare il documento Inail “La metodologia per la valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato. Manuale ad uso delle aziende in attuazione del d.lgs. 81/2008 e s.m.i.” (cfr. ellegato) e il percorso metodologico proposto.
Tale iter si interfaccia con una specifica piattaforma online e che, al di là dell’obbligatorietà sopra indicata, suggerisce di effettuare in ogni caso la valutazione approfondita, a integrazione dei risultati della valutazione preliminare, come prezioso strumento informativo utile ad una migliore definizione del rischio.
Riguardo agli strumenti utilizzabili, il manuale si sofferma innanzitutto sul Questionario strumento indicatore, versione italiana del Management standard indicator tool, sviluppato dall’Hse; uno strumento multidimensionale che misura gli aspetti del Contenuto e del Contesto del lavoro, ritenuti come potenziali fattori di stress lavoro correlato.
E’ utile ricordare che i Management Standard, secondo il modello di riferimento, rappresentano le aree chiave dell’organizzazione del lavoro che, se non accuratamente gestite, possono causare problemi alla salute ed al benessere dei lavoratori, con ripercussioni anche sui livelli di produttività dell’azienda: Domanda, Controllo, Supporto del management, Supporto dei colleghi, Relazioni, Ruolo e Cambiamento. Queste aree (7 Dimensioni) corrispondono a dei parametri di riferimento/standard, definiti “condizioni” o “stati ideali”, a cui tendere affinché il rischio si stress venga effettivamente gestito e controllato all’interno dell’azienda.
Per la misura dei Management standard e l’identificazione dei rispettivi livelli di rischio è stato dunque sviluppato il Questionario strumento indicatore, un “self-report” composto da 35 affermazioni (item) afferenti a 7 Dimensioni. Tale questionario consente alle aziende di rilevare il livello di rischio e compararlo con lo stato ideale da raggiungere per ognuno dei Management standard indicati.
Infine, troviamo una scheda integrativa utile per rilevare i dati socio-demografici, finalizzata, nel rispetto della riservatezza, ad una migliore caratterizzazione del rischio, in riferimento, ad esempio al genere, all’età, alla tipologia contrattuale, ecc., dei lavoratori.
Nel manuale Inail sono riportati i punti di forza dell’utilizzo del Questionario strumento indicatore nella fase di valutazione approfondita:
- è facile da somministrare, con garanzia di riservatezza nella compilazione, nella raccolta dati e nel successivo inserimento dei dati nella piattaforma online Inail;
- è utilizzabile, in maniera efficace, in tutte le aziende con più di 10 lavoratori;
- è uno strumento attendibile e valido che permette al DL e al Gruppo di gestione di ottenere chiari risultati sulle percezioni dei lavoratori, utili alla caratterizzazione dei fattori di Contenuto e di Contesto e all’identificazione delle successive eventuali misure correttive;
- offre la possibilità di analizzare i risultati rispetto ad un valore soglia di riferimento nazionale (cut off) attraverso l’utilizzo di un software online gratuito, presente sulla piattaforma Inail.
Secondo la linea guida Inail, la somministrazione, deve essere effettuata in riferimento a ciascun Gruppo omogeneo interessato, così come identificato in fase propedeutica e già considerato in fase di valutazione preliminare. Pertanto, il questionario dovrà essere distribuito a tutti i lavoratori inclusi nel Gruppo e i dati verranno analizzati in maniera aggregata, permettendo così di ottenere un risultato complessivo relativamente alle 7 Dimensioni analizzate.
Sarà poi possibile, grazie ad un processo di validazione e standardizzazione, analizzare i risultati ottenuti rispetto a valori soglia di riferimento (cut-off tarati su ampi campioni di lavoratori delle aziende italiane) che permetteranno la reale lettura dei risultati ancorandoli ad una popolazione di riferimento, attraverso l’identificazione di soglie al di sotto delle quali l’azienda deve prestare particolare attenzione e mettere a punto interventi di miglioramento.
Si ricorda, poi, che il manuale in allegato riporta i risultati di vari studi effettuati, le indicazioni sull’attribuzione dei punteggi ed esempi di applicazione del questionario (allegato in appendice al manuale) utili per la comprensione e l’uso di tale tool.
Un altro strumento utile nella lotta allo Stress Lavoro-Correlato è il focus group, una tecnica di analisi qualitativa utilizzata in ambito psicologico che si presenta sotto forma di intervista di gruppo con l’obiettivo di raccogliere informazioni e dati su uno specifico tema di interesse su un gruppo, attraverso una discussione pianificata condotta da un moderatore.
In particolare nell’ambito della valutazione del rischio stress, questa tecnica può essere utile in diverse fasi del percorso metodologico per:
- acquisire dai lavoratori ulteriori informazioni finalizzate ad approfondire e arricchire l’interpretazione di risultati ottenuti da strumenti quantitativi, quali la Lista di controllo e/o il questionario, e giungere ad una migliore identificazione del rischio;
- raccogliere le percezioni dei lavoratori sui fattori di Contenuto e Contesto del lavoro in aziende o gruppi di piccole dimensioni;
- ottenere spunti (suggerimenti, proposte) che potrebbero rivelarsi preziosi ai fini dell’individuazione e pianificazione degli interventi di miglioramento più opportuni.
Ovviamente, l’utilità di tale strumento dipenderà in larga parte dalla possibilità di garantire condizioni idonee per esprimere liberamente il proprio pensiero; sarebbe quindi opportuno, come consigliato nel manuale, utilizzare il tool in raccordo con altri strumenti per l’approfondimento dei risultati di gruppo raccolti, al fine di ridurre l’occorrenza di resistenze o visioni mitigate della realtà lavorativa fornite per evitare ripercussioni negative sulle relazioni con i colleghi, con i superiori o con il datore di lavoro.
A cura di: Dott.ssa Elena RICHERI