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 Gio 20 Ott 2016

AL.PI.RIS.CH.: IL NUOVO MODELLO APPLICATIVO DELLA REGIONE PIEMONTE PER VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA AGENTI CHIMICI

  agenti chimici , sostanze pericolose , valutazione dei rischi

AL.PI.RIS.CH.: IL NUOVO MODELLO APPLICATIVO DELLA REGIONE PIEMONTE PER VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA AGENTI CHIMICI

Si chiama Al.Pi.Ris.Ch., acronimo di Algoritmo Piemontese Rischio Chimico, il nuovo modello proposto per la valutazione del rischio da agenti chimici così come definiti al Titolo IX, capo I del D.Lgs. 81/08.

Il documento (approvato con DD 563 del 20/09/2016) sostituisce la versione precedente (DD n. 847 del 29/10/2013 e DD n. 84 del 5/02/2014), riprende la metodologia introdotta già da un paio di anni per renderla più chiara e fruibile e definisce il nuovo acronimo per l’identificazione.

La nuova revisione è datata settembre 2016 modifica e integra la precedente di ottobre 2013 apportando alcune importati modifiche.

L’approccio valutativo non muta ma variano alcuni aspetti tecnico/pratici che possono portare ad alcune importanti sorprese in caso di aggiornamento dell’analisi del rischio chimico.

Di seguito alcune fra le più rilevanti modifiche apportate:

- E’ presente una più chiara la separazione tra l’analisi del rischio inalatorio e rischio cutaneo. Rispetto al precedente modello, nel rischio inalatorio sono state rimosse tutte le indicazioni riguardanti la corrosività e gli effetti avversi via cutanea che dovranno essere trattati solo nel rischio cutaneo.

- Le classi di gravità sono state riviste. Gli indici di pericolosità specifici e esclusivi per via digestiva sono stati ridotti (a causa della bassa rilevanza in ambito occupazionale).

- E’ stato chiarito l’utilizzo del limite di esposizione per le sostanze che non possiedono una classificazione. Ad esempio, il limite per le Polveri PNOC (particelle insolubili o scarsamente solumili non diversamente classificate), che l’ACGIH pone a 10 mg/m3, può essere utilizzato nell’analisi del rischio chimico inalatorio solo se si tratta di particelle caratterizzate da “bassa tossicità”.

- E’ stato sottolineato che la valutazione dell’indice cutaneo non prevede l’uso di correttivi per evidenziare le misure di prevenzione in atto; pertanto a fronte di una stima che risulti maggiore di IRRILEVANTE l’azienda dovrà effettuare opportune considerazioni sulle modalità di lavoro e tipologie di DPI da fornire ai lavoratori.



Per una maggior trattazione si allega alla presente copia della nuova metodica rilasciata (cfr. allegato I).





A cura di: Dott. Marco CARENA


ALLEGATI
  Allegato: Al.Pi.Ris.Ch. - settembre 2016

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