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26 APRILE 1986 / 26 APRILE 2016 - BUON COMPLEANNO CHERNOBYL
Il futuro e la crescita delle società sono basati sull’energia. Ogni giorno si leggono opinioni di tecnici, politici ed esperti che illustrano la loro personale idea sulle diverse fonti di energia attribuendo a tutte parole come: energia pulita, energia sicura, energia innovativa, energia a basso impatto, energia efficace ed efficiente.
In quest’ultimo periodo si leggono sempre più spesso opinioni favorevoli all’energia nucleare. In alcuni casi affermando che saremo obbligati a tale sviluppo (a seguito della maggior richiesta che ci attanaglierà nel futuro); in altri casi invece tentando di dimostrare che l'evoluzione tecnologica è arrivata ad un livello di sicurezza tale da far considerare improbabile se non impossibile l’accadimento di un nuovo evento catastrofico pari a Chernobyl.
Sicuramente gli attuali livelli di sicurezza nemmeno si potevano immaginare nell’agricola ucraina degli anni ottanta.
Mi domando però se siamo così tranquilli che ciò non potrebbe mai e poi mai riaccadere?
Il mio parere da tecnico della prevenzione purtroppo è che il rischio non potrà mai essere azzerato, ancora di più se, oltre agli eventuali problemi di gestione degli impianti, si aggiungono le problematiche legate alle difficili caratteristiche morfologiche e idrogeologiche del Nostro Paese. A tutto ciò si somma poi l’alta densità che incrementerebbe la magnitudo in caso di accadimento.
Secondo le varie e contraddittorie indagini l’incidente di Cernobyl è avvenuto a seguito di una combinazione di errori di progettazione e di errori umani; elementi che, con i livelli di sicurezza dei giorni nostri, saremo in grado di evitare.
Ciò però è stato smentito nel 2011, quando purtroppo abbiamo dovuto affrontare l’incidente di Fukushima avvenuto in Giappone; il paese noto per la sua puntualità e precisione.
Sicuramente tale forma di energia ha dei vantaggi economici e di impatto ambientale a breve termine rispetto a sistemi più vetusti (Es. centrali a carbon fossile) ma quanto siamo disposti a mettere in gioco per la sua realizzazione?
Intanto presso la centrale di Chernobyl è in costruzione un nuovo sarcofago per coprire i resti della centrale, le 200 tonnellate di corium radioattivo, le 16 tonnellate di uranio e plutonio e le 30 tonnellate di polvere ancora altamente contaminata che sono presenti.
Vi invito ora a guardare il seguente video girato, con un drone, nella città di Pripyat, vicino alla centrale di Chernobyl, abbandonata da 30 anni e che ora è ancora all’interno della zona di alienazione e che lo resterà ancora per molti decenni visto il tempo di decadimento del materiale radioattivo presente in zona.
A cura di: Dott. Marco CARENA